5×1000

Carissime/i,

anche quest’anno vi chiediamo di supportare la Fondazione Basso attraverso il 5×1000, scrivendo il codice fiscale 80162890588 nell’apposito campo della dichiarazione dei redditi.

Con la dichiarazione infatti, il contribuente può indirizzare una parte di risorse pubbliche verso attività che ritiene meritevoli di sostegno. Vogliamo sottoporre alla vostra attenzione l’attività di promozione culturale e di stimolo alla consapevolezza critica e all’impegno attivo nella società, che da quasi 50 anni svolge la Fondazione Lelio e Lisli Basso. Una visita, anche sommaria, al nostro sito (www.fondazionebasso.it) consentirà di farsi un’idea delle iniziative di ricerca e di promozione svolte dalla Fondazione nei diversi campi di azione.

Al centro dell’ impegno della Fondazione è stato sempre, e con continuità persino nel periodo dell’esplosione della pandemia, il tenace e costante contributo alla costruzione e alla vitalità della democrazia promessa dalla Costituzione della Repubblica e dai Patti internazionali sui diritti umani e dei popoli, fondati sui diritti fondamentali, sulla pari dignità sociale e sull’uguaglianza formale e sostanziale di ciascuna persona e di ciascun popolo, a cui va riconosciuto e garantito innanzitutto il diritto alla pace, all’autodeterminazione e alla liberazione dal dominio e dallo sfruttamento neocoloniale da parte di ogni pretesa egemonica o geopolitica.

Vogliamo in particolare richiamare la vostra attenzione sull’impegno che da anni la Fondazione rivolge al tema del diritto internazionale, fondato sui diritti umani e sul diritto universale alla pace, sulla riaffermazione dell’uguaglianza e della presa sul serio dell’art. 3 secondo comma (uguaglianza sostanziale delle persone con obbligo della Repubblica di promuoverla e realizzarla), sul processo di integrazione europea, che – pur con le contraddizioni e i ritardi in gran parte dovuti agli ostacoli frapposti da pretese “sovrane” dei Governi nazionali nel Consiglio europeo – rappresenta il rimedio essenziale contro i pericoli ricorrenti del nazionalismo sovranista e la strada privilegiata per la creazione di una Unione europea spazio effettivo di libertà, di giustizia e di diritti, in grado di governare democraticamente i conflitti e le emergenze (dalla pandemia alla guerra, dalle migrazioni al cambiamento del clima).

La Fondazione ha seguito, sin dall’inizio, l’elaborazione della Carta dei diritti fondamentali dell’UE (ove hanno operato direttamente i suoi dirigenti Stefano Rodotà e Elena Paciotti) come primo passo per la costituzionalizzazione di un ordinamento effettivamente democratico ed è oggi impegnata – anche tramite l’Osservatorio sul rispetto dei diritti fondamentali in Europa (www.europeanrights.eu) – affinché sia data effettività ai diritti riconosciuti dalla Carta e sia dato reale seguito alle conclusioni della Conferenza per il futuro dell’Europa in direzione di una vera integrazione politica che tenda verso quella prefigurata nel Manifesto di Ventotene.

Altra fondamentale emanazione della Fondazione è il Tribunale Permanente dei Popoli (http://permanentpeoplestribunal.org/) che, raccogliendo idealmente il testimone dei Tribunali Russell degli anni ’60 e ’70, continua da 45 anni ad agire come autorevole “tribunale internazionale di opinione”, contribuendo a gettare un fascio di luce su drammatiche violazioni dei diritti dei popoli e degli esseri umani in atto in molte parti del mondo.

In tutta la sua storia il TPP (sino alle più recenti sessioni dedicate al Brasile, alla Colombia, al genocidio dei Rohingya, ai migranti, alle brutali violazioni dei diritti di libertà dei giornalisti) si è impegnato a dar voce alle vittime, quasi sempre inascoltate, di condotte qualificabili come crimini contro l’umanità ed è intervenuto con estrema tempestività quando erano in atto ed era ancora possibile fermarle o temperarle, richiamando l’attenzione dell’opinione pubblica nazionale e internazionale, in molti casi anticipando o stimolando l’azione di organismi interni ai singoli paesi o internazionali.

Per rendere più forte ed efficace la forza di questi interventi a tutela dei diritti di tutti e la connessa attività di ricerca e riflessione che la Fondazione Basso conduce per il rilancio del pensiero critico e democratico nel nostro Paese, in Europa e nel mondo, confidiamo nel vostro sostegno anche economico, al momento di destinare il contributo del 5 x mille, indicando il codice fiscale della Fondazione 80162890588.

Franco Ippolito
Presidente della Fondazione Lelio e Lisli Basso ONLUS

Franco Ippolito – Presidente della Fondazione Basso

C.F.: 80162890588

Dove firmare:

 

Destinare la quota del 5×1000 della tua dichiarazione dei redditi alla Fondazione Lelio e Lisli Basso non comporta per te alcun costo aggiuntivo. Si tratta di una quota che, nel caso non venga espressa una scelta, andrà allo Stato.

La scelta del 5×1000 non interferisce con la scelta di destinazione dell’8×1000.

Firma nell’apposito riquadro della tua dichiarazione dei redditi, scegliendo tra Attività di Volontariato, Finanziamento della ricerca scientifica e dell’Università, Finanziamento della tutela dei beni culturali. È possibile esprimere una sola preferenza.

Riporta inoltre il codice fiscale della Fondazione Lelio e Lisli Basso: 80162890588.

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